21 Ottobre 2025

Intervista a Monica Guerritore, regista di “Anna” – Festa del Cinema di Roma

Intervista a Monica Guerritore, regista di “Anna” – Festa del Cinema di Roma

In occasione della 20a edizione della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella Città, abbiamo deciso di dare voce ai registi presenti con opere prime. Interviste esclusive che ci hanno offerto ritratti personali empi di autenticità e urgenza. Ogni esordio è una promessa di rinnovamento per il cinema italiano, un atto di coraggio che trasforma un’esperienza intima in visione collettiva.

Nella sezione Gran Public debutta Anna, opera prima di Monica Guerritore, prodotta da Luminamgr, Masi Film e Mediaflow. Il film ripercorre la notte del 21 marzo 1956, quando Anna Magnani attende sola la notizia dell’Oscar per La rosa tatuata. Sono ore di speranza e tensione, in cui il trionfo pubblico si intreccia con una frattura privata: l’addio a Roberto Rossellini. Da quella rottura nasce un distacco dal cinema, il ritorno al teatro e l’inizio di un viaggio interiore tra ferite, amore e memoria.

Anna esplora il mistero umano e artistico della grande Anna Magnani, simbolo di forza, autenticità e resistenza femminile, trasformando la sua vicenda in un messaggio universale per le donne. Ed è anche una riflessione sul coraggio di un’attrice conosciuta e affermata, al suo esordio registico nel cinema contemporaneo: difendere una visione libera e imprevedibile in un sistema dominato da logiche industriali e algoritmiche. Nell’intervista che segue Monica Guerritore ci racconta la genesi del film, spiegandoci il vero significato del suo ingresso nel panorama del cinema italiano.

Cosa significa realizzare un’opera prima nel perimetro del cinema emergente di oggi?

Contribuire, all’interno di quel perimetro, all’offerta di una visione originale e libera in un sistema industriale che ha costretto in massima parte all’offerta di film preacquistati dalle grandi piattaforme straniere a priori, necessariamente corrispondenti a input ‘industriali’ che hanno a che fare con curve d’ascolto/algoritmi che fotografano solo qualcosa che è già successo. Ma per contribuire al racconto dell’umano che i film portano sullo schermo si deve spostare l’asticella sull’imprevedibile: il Cigno nero. E come Opera Prima (o Prima Opera per interpreti con una lunga carriera alle spalle come me) il contributo del Mic, l’Opera Prima permette di osare.

A quali sfide e opportunità si approccia una regista alla sua prima opera?

La sfida è convincere quelli che amministreranno le risorse del Ministero o dei Bandi (produttori esecutivi’) che ce la farai. Si passa dal paternalismo al ’so tutto io e tu no’…. bisogna avere spalle forti anche se sei giovane e spalle forti vuol dire difendere la tua idea, tenerla viva e integra ma capire che devi affidarti a professionisti sul set a cominciare da un Direttore della Fotografia che ama te e il tuo film. È lui che fa la cinematografia (cit. Vittorio Storaro) Questo dovrebbe far capire che sei affidabile e lucida. Per debutti come il mio (donna grande) dovrebbe parlare la bio: anni di regie non sono solo esperienza di drammaturgia ma gestione di troupe e cast e tempi. E questo conta.

Cosa ti ha spinto a scegliere proprio questa tematica come fulcro del tuo debutto registico?

L’indagine attorno al mistero Magnani. La vittoria all’Oscar di Anna Magnani precede la sua caduta, imprevista e ingiusta. La sua forza e resistenza indicano un percorso di difesa della propria persona, del proprio talento. Nella storia individuale di Anna gli snodi della vita disegnano l’avventura umana che la rende donna tra le donne. Ed è così che il suo destino, e la sua resistenza diventano messaggio, destinazione per tutte le donne. Anna mi ha colpito per la sua vicenda umana intima e potente. Nessuna buffoneria o imitazione. Il suo humus popolare è roccioso e forte. Si ride e si piange ma tutto umano e vero: è lei e attraverso di me interprete dice (forse) quello che non ci ha detto. E serve a noi donne.

Chi è la regista

Monica Guerritore, romana classe ’58, è attrice, regista e autrice, da sempre protagonista del teatro e del cinema italiano. Interprete intensa e versatile, ha collaborato con registi come Visconti, Ronconi e Bellocchio. Accanto alla carriera d’attrice, si dedica alla regia teatrale e ora anche a quella cinematografica, esplorando figure femminili complesse e appassionate.

Il film in pillole

ANNA – Opera prima

  • Festa del cinema di Roma sezione: GRAND PUBLIC
  • Regia: Monica Guerritore
  • Produzione: Italia
  • Produttori: Luminamgr, Masi Film, Mediaflow
  • Cast: Monica Guerritore, Tommaso Ragno, Lucia Mascino, Beatrice Grannò, Roberto De Francesco, Alvia Reale, Francesca Cellini, Edoardo Purgatori, Giampiero Judica, Luca Lazzareschi, Antonio Zavattieri

Photo credit: Carlo Bellincampi