22 Ottobre 2025

Intervista a Stefano Casertano, regista di “Elena del ghetto” – Festa del Cinema di Roma

Intervista a Stefano Casertano, regista di “Elena del ghetto” – Festa del Cinema di Roma

In occasione della 20a edizione della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella Città, abbiamo deciso di dare voce ai registi presenti con opere prime. Interviste esclusive che ci hanno offerto ritratti personali empi di autenticità e urgenza. Ogni esordio è una promessa di rinnovamento per il cinema italiano, un atto di coraggio che trasforma un’esperienza intima in visione collettiva.

Nella sezione Gran Public debutta Elena del ghetto, opera prima di Stefano Casertano, prodotta da M74, Masi Film, Sound Art 23, Titanus Production e Titanus.  A Roma nella notte del 16 ottobre 1943 una donna corre tra i vicoli del ghetto ebraico e grida a tutti di fuggire. È Elena Di Porto: separata dal marito, porta i pantaloni, fuma, gioca a biliardo e fa boxe. La chiamano “la Matta”, e nessuno le crede quando avverte dell’imminente rastrellamento nazista, di cui ha saputo da fonti sicure. 

Stefano Casertano veicola al pubblico il ritratto potente di una donna libera e ribelle che, sola contro l’indifferenza e l’orrore, tenta di salvare il suo popolo dall’imminente tragedia. Attraverso la sua voce inascoltata, il film racconta il coraggio, la follia e la dignità umana di fronte all’abisso della Storia. Nell’intervista che segue, la regista ci racconta la genesi del film, spiegandoci il vero significato del suo ingresso nel panorama del cinema italiano.

Cosa significa realizzare un’opera prima nel perimetro del cinema emergente di oggi? 

Il linguaggio visivo è influenzato mai come oggi da molteplici contesti media – dai social, alle serie, ai podcast – per cui bisogna avere il coraggio di proporre non solo una storia, ma anche una propria visione di cinema, in grado di avere un orientamento tra tantissimi punti di riferimento. Per questo si deve osare, ma senza allontanarsi da sé stessi per la frenesia di volersi distinguere. 

A quali sfide e opportunità si approccia un regista alla sua prima opera? 

L’idea del mio film ha incontrato subito il favore di alcune produzioni, e poi il sostegno delle misure di finanziamento per le opere prime. Ma fino a che non si gira l’ultima scena, non si ha mai la certezza che il film si porterà a termine: è un percorso affascinante, ma rischioso, che richiede per questo perseveranza e compostezza. Girare il primo film di fiction è per questo non solo un percorso di maturazione professionale, quanto soprattutto umana. 

Cosa ti ha spinto a scegliere proprio questa tematica come fulcro del tuo debutto registico? 

Anche nei documentari precedenti sono sempre stato affascinato dalle storie di ribellione. I ribelli sono persone che hanno una visione diversa dalla realtà, e ci credono così tanto da trovare la forza per andare contro la massa e le convenzioni. Ma non è un po’ quello che fanno i registi? 

Quali sono i tuoi riferimenti cinematografici? 

La tradizione del nostro paese, dal neorealismo alla commedia all’Italiana. Oltre ai grandi maestri, apprezzo molto registi quali Valerio Zurlini, Florestano Vancini, Carlo Lizzani e Giuseppe De Santis. Molti di loro hanno lavorato con Titanus, che produce anche il mio film: spero che sia di buon auspicio! 

Chi è il regista

Stefano Casertano è regista, sceneggiatore, produttore e saggista, attivo tra Roma e Berlino nel campo delle arti digitali e visuali. Con Elena del Ghetto debutta nella finzione dopo aver diretto documentari come Il poeta che volle farsi re e Gente di amore e rabbia. Il suo progetto immersivo Tales of the March (2023) è stato selezionato alla 80a Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Venice Immersive. Co-produttore del film di Franco Maresco La mafia non è più quella di una volta (Premio Speciale della Giuria, Venezia 2019), è direttore creativo dello studio multimediale Daring House. Ha conseguito un MBA alla Columbia University di New York, con specializzazione in media e comunicazione.

Il film in pillole

ELENA DEL GHETTO – Opera prima

  • Festa del cinema di Roma sezione: Gran Public
  • Regia: Stefano Casertano
  • Produzione: Italia
  • Produttori: M74, Masi Film, Sound Art 23, Titanus Production, Titanus
  • Cast: Micaela Ramazzotti, Giulia Bevilacqua, Valerio Aprea, Caterina De Angelis, Marcello Maietta, Giovanni Calcagno, Gabriele Cirilli, Claudia Della Seta, Florence Nicolas
  • Contributi: Selettivi produzione (2024): € 404.000

Photo credit: Adolfo Franzò