Italia-India: l’incontro a Cannes è un impegno a cooperare
Si è tenuto al Festival di Cannes, nello spazio dell’Italian Pavilion, il rendez-vous con l’India dal titolo Italy and India: a New Wave of Film Industry Collaborations.
L’incontro è stato introdotto da Roberto Stabile a cui hanno fatto seguito gli interventi dell’ambasciatore d’Italia in India Vincenzo De Luca e del presidente Anica Francesco Rutelli.
L’ambasciatore ha espresso la sua soddisfazione per la crescita della collaborazione tra i due paesi, ricordando i due film indiani premiati con il Leone d’Oro a Venezia nel 1957 e nel 2001, ovvero Aparajito di Satyajit Ray e Monsoon Wedding di Mira Nair. Ha citato inoltre l’accordo tra i due paesi per agevolare le coproduzioni, l’accesso ai festival e lo sforzo dell’India nel promuovere gli autori e registi italiani. Ha inoltre ribadito come l’Italia sia una destinazione privilegiata per le produzioni indiane. Rutelli ha confermato l’interesse dell’Italia in una cooperazione permanente, da preservare nonostante i tempi difficili che stiamo vivendo e la necessità di condividere le sfide comuni.
Alla tavola rotonda moderata da Natarajan Vidyasagar, chief editor di Pickle Magazine è intervenuta Cristina Priarone per Italian Film Commissions che ha ribadito come questo sia il periodo giusto per ricominciare a fare film insieme e come le film commission in Italia collaborino strettamente. Le tante location italiane scelte dalle produzioni indiane – Roma, il Piemonte, la Valle d’Aosta etc. – dimostrano quanta varietà il nostro paese abbia da offrire alle produzioni. Ha ricordato i protocolli anticovid partiti subito dopo il lockdown che hanno reso l’Italia tra i primi paesi a tornare a girare.
Bobby Bedi, regista e managing director di Kaleidoscope Entertainment ha menzionato le implicazioni delle riprese sul turismo e sullo scambio culturale e quanto una location sia anche l’insieme di tutte le professionalità che ci lavorano.
Iole Maria Giannattasio interviene in rappresentanza della DGCA che gestisce uno dei maggiori fondi d’Europa nel supporto all’audiovisivo, del valore, per il 2022, di 750 milioni di euro, a supporto di film e opere audiovisive distribuite su piattaforma e in tv, in tutte le fasi, scrittura, sviluppo, produzione, distribuzione, cinema, festival, le attività creative e di diffusione della cultura audiovisiva. La DGCA supporta anche le coproduzioni e la circolazione delle opere italiane all’estero e promuove la cooperazione artistica e tecnica, gli scambi tra talenti e professionalità oltre alla diffusione dell’immagine dell’Italia nel mondo. L’accordo di produzione tra Italia e India è un uno dei circa a 40 accordi di coproduzione con paesi esteri.
Nel 2019 è entrato in vigore il fondo per le coproduzioni minoritarie da 5 milioni di euro che vanta tra i progetti sostenuti Alcarràs, una coproduzione minoritaria italiana vincitrice dell’Orso d’Oro all’ultimo festival di Berlino. Il principale strumento finanziario per entità di risorse è il tax credit, la cui aliquota è arrivata al 40% della spesa eleggibile in Italia, a supporto di film e serie tv. A questi strumenti si aggiungono il lavoro delle film commission e i film fund regionali.
Evelina Poggi, CEO e produttore di Lynx Multimedia Factory, e P. Jayakumar, CEO di Toonz Animation India hanno raccontato il punto di vista dell’animazione. La Poggi ha accennato al progetto La bicicletta di Bartali storia che prende spunto dalle attività del ciclista Gino Bartali a favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Un progetto di animazione che nasce dopo la riforma dell’audiovisivo; nel 2021 c’è stato l’incontro con Toonz, e la richiesta di contributi selettivi e tax credit alla DGCA. Un esempio di buona pratica e collaborazione tra produzioni intenzionate a condividere un progetto prima che un obiettivo commerciale.