Internazionalizzazione: quali le opportunità per il cinema italiano?
Un panel all’interno dell’Italian Pavilion, spazio incontri di Cinecittà-MiC, alla presenza di Roberto Stabile, Responsabile dei Progetti Speciali per DGCA-MiC/Cinecittà, Nicola Borrelli, Direttore generale Cinema e audiovisivo e Francesca Giamattei, Responsabile Ufficio opere selettivi, automatici, fondi internazionalizzazione per Cinecittà, ha fornito l’occasione per confrontarsi con il pubblico di addetti ai lavori presente in sala su tutte le opportunità di internazionalizzazione delle imprese e opere italiane.
“L’internazionalizzazione è uno degli obiettivi strategici della legge cinema e audiovisivo, che amplia le possibilità per gli operatori italiani di accrescere il loro percorso fuori dai confini” ha sostenuto il DG Nicola Borrelli.
Uno degli strumenti che ha avuto successo dando risultati immediati è il bando da 6 milioni di euro dedicato alle coproduzioni minoritarie che – è stato annunciato durante il panel – verrà pubblicato entro settembre.
Francesca Giamattei ha illustrato nel dettaglio i fondi di internazionalizzazione finora a disposizione che sono:
- Film distribution fund
- Fondo esportatori
- Fondo produttori cinema – chiuso
- Fondo produttori audiovisivo – chiuso
Il film distribution fund ha come finalità incentivare la diffusione dei film italiani nel mondo. Il bando 2023 ha centrato gli obiettivi: sono stati infatti 194 i beneficiari del fondo nel 2023 (128 nel 2022).
Nel bando 2024 si prevedono alcune novità: la più rilevante è l’esclusione della distribuzione digitale, una decisione presa a causa della tiepida risposta ricevuta dal mercato in tal senso: con l’ultimo bando sono infatti arrivate pochissime domande e si è pensato di dirottare maggiori risorse sulla distribuzione theatrical.
Ha una dotazione di 1,6 milioni di euro (2,1 milioni lo scorso anno) divisi in 2 sessioni di valutazione da 800mila euro (anziché 3) entrambe dedicate al theatrical.
L’altra rilevante novità è che il bando si rivolgerà non solo ai distributori locali esteri indipendenti, ma anche ai broadcaster.
Il fondo esportatori è un fondo 330mila euro a sportello stanziati nel 2022. Il bando è ancora attivo sebbene sia in esaurimento.
Il fondo produttori, ha spiegato Roberto Stabile, è chiuso a causa di alcune problematiche riscontrate, principalmente legate all’impossibilità di monitorarne gli esiti. Si è così pensato di farlo evolvere in fondo per le missioni di sistema in cui i progetti raccolti vengono sottoposti alla valutazione della controparte locale.
Stabile ha infine annunciato il ripristino, nel breve periodo, del tavolo Ministero-ICE.