Accesso al credito nel settore audiovisivo: presentata al MIA la convenzione tra DGCA e Istituto per il Credito Sportivo
Dopo la presentazione di Venezia, DGCA e Istituto del Credito Sportivo hanno organizzato un panel durante il MIA per presentare anche agli addetti ai lavori presenti alla manifestazione romana l’accordo di collaborazione tra le due istituzioni. Erano presenti il Direttore generale Cinema e audiovisivo Nicola Borrelli, Andrea Abodi e Lodovico Mazzolin, rispettivamente Presidente e Direttore generale dell’Istituto per il Credito Sportivo. Ha moderato Bruno Zambardino (DGCA).
Andrea Abodi introduce il suo intervento definendo l’Istituto per il Credito Sportivo l’ultima banca pubblica, l’unica ad occuparsi di sport e cultura, e si augura che tali termini allarghino il perimetro per comprendere tante attività prima non immaginabili, attività che hanno trasformato ICS in una banca del cinema e dell’audiovisivo, con l’ambizione di soddisfare le esigenze del settore in tutti i suoi ambiti e l’augurio di rappresentare un valore aggiunto in un mercato che cresce. Tra le nuove sfide rientra lo sforzo comune su un fondo dedicato al cinema e audiovisivo, un fondo dedicato non solo alle produzioni ma anche alle infrastrutture e attrezzature tecnologiche.
Nicola Borrelli racconta la genesi della convenzione: “una delle criticità maggiori del nostro settore produttivo era di interfacciarsi con il sistema bancario, anche per logiche del sistema che non tenevano conto delle specificità dello stesso”. Oggi accade che le più importanti società di produzione italiane sono diventante oggetto di acquisizione da parte di gruppi internazionali a dimostrazione della forza e vitalità del mercato italiano. “Bisogna lavorare affinché operazioni di questo tipo funzionino anche in senso inverso e che aziende italiane siano interessate in fusioni e acquisizioni a livello internazionale. La convenzione stipulata con il credito sportivo è il punto di partenza da cui immaginare tante altre azioni con l’ottica di mettere il sistema nelle condizioni di competere e rafforzarsi e di aiutare gli operatori italiani ad assumere un ruolo di player ‘un po’ più globali’ che rafforzino l’identità culturale italiana”.
Nel presentare i termini della convenzione, Lodovico Mazzolin ricorda l’aspetto sociale e culturale del sostegno a sport e cultura, settori strategici fondamentali per lo sviluppo del paese. La dimensione economica consiste nel fatto che gli utili che si generano rientrano in circolo autofinanziando il sistema stesso che dà le agevolazioni: si lavora dunque con un’offerta di soluzioni flessibili per una copertura di tutto il fabbisogno finanziario dell’opera (acquisto di tax credit definitivo, anticipi sui tax credit provvisori, anticipi sui contributi automatici e/o selettivi o sui fondi gestiti dalle Regioni o dalle Film Commission). Con il protocollo di intesa sono stati accordati a produttori grandi e piccoli circa 50 milioni di euro in 12 mesi. Tuttavia Il ritorno economico non è l’unico parametro di misurazione delle attività, per le quali si tiene anche conto del ritorno sociale sull’investimento: le attività storiche di ICS hanno infatti generato 2,93 euro di social return investmentper ogni euro speso.