A ‘The Good Mothers’ il Berlinale Series Award
The Good Mothers è stata premiata con il “Berlinale Series Award”, istituito quest’anno nell’ambito del Festival di Berlino. La serie Disney+ è stata prodotta da Juliette Howell, Tessa Ross e Harriett Spencer per House Productions e da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle.
The Good Mothers è stata girata per 6 settimane in Calabria, tra Reggio Calabria, Palmi e Fiumara e, fuori dalla Calabria, a Roma e provincia, Milano e Genova. Proprio sulle location si è soffermata la giuria del premio (composta da Mette Heeno, André Holland e Danna Stern), nelle motivazioni, affermando che “la bella fotografia, la scenografia e le location hanno contribuito alla sensazione ultra realistica della serie – che è giusto, considerando che è basato su fatti veri, e su personaggi della vita reale – le donne coraggiose che hanno resistito a decenni di oppressione e misoginia e che hanno contribuito a far crollare la mafia calabrese”.
La giuria ha, inoltre, così motivato la decisione: “The Good Mothers ci hanno catturato con i loro personaggi a più livelli, trattati con cura e lasciati evolvere sotto i nostri occhi. Eravamo commossi, ansiosi e, a volte, senza fiato. I creatori della serie sono stati meticolosi nel ricreare un mondo autentico e dettagliato, presentato da un cast stellare, con performance che hanno fatto battere i nostri cuori”.
La serie è incentrata sulla storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei clan della ‘ndrangheta, e di una giovane e brillante pm, Anna Colace, che lavora per distruggerla dall’interno, portando avanti l’intuizione di attaccarla facendo leva sulle sue donne che si ribellano, combattendo contro le loro stesse famiglie.
Basata sull’omonimo bestseller del giornalista Alex Perry, adattato per lo schermo da Stephen Butchard, The Good Mothers è diretta da Julian Jarrold ed Elisa Amoruso e vede nel cast Gaia Girace, Barbara Chichiarelli, Valentina Bellè, Micaela Ramazzotti, Simona Distefano, Francesco Colella, Andrea Dodero.