Al via il 21MedFilm festival, tutti gli italiani e di interesse culturale
Dal 6 al 13 novembre torna a Roma per la sua 21ma edizione il MedFilm Festival, direzione artistica di Ginella Vocca, primo evento in Italia dedicato alla promozione e diffusione del Cinema Mediterraneo. L’obiettivo della kermesse resta immutato: tuffarsi nella realtà del Mare Nostrum senza filtri, paure e pregiudizi, per proseguire con forza il lavoro di scambio e conoscenza tra i Paesi delle due sponde.
Inaugura il festival il 6 Novembre al Cinema Savoy alle 20,00, Mediterranea, esordio nel lungometraggio di Jonas Carpignano, unico italiano in Concorso alla 54° Semaine de la Critique di Cannes 2015, finalista del Premio LUX 2015e in Competizione Ufficialenello stesso MedFilm Festival 21, durante il quale sabato 7 Novembre verrà proiettato anche il corto A Ciambra, presentato al Festival di Cannes 2014, nella Selezione Ufficiale della Settimana della Critica dove vinse il Discovery Award. Mediterranea è il suo primo lungometraggio. Previsto all’inaugurazione anche l’ intervento di Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura del Parlamento europeo. L'immagine scelta, ha una valenza speciale per il manifesto della 21° edizione del Festival. Tratta da Centro di permanenza temporanea video del 2007 di Adrian Paci, artista albanese, migrante lui stesso, arrivato in Italia nel 1997. L’opera incrocia tematiche care al festival come immigrazione, lavoro e movimento continuo quali metafora della condizione umana.
Presso il Cinema Savoy e al MACRO, quindi un ricco cartellone di film, incontri di approfondimento, libri ed eventi speciali. 78 film, di cui 48 anteprime italiane e 3 anteprime internazionali su 26 paesi rappresentati accompagnati da 12 ospiti internazionali per raccontare l’evoluzione artistica e sociale di un’area geografica su cui sono puntati gli occhi del mondo.
Confermate le sezioni principali: Concorso Lungometraggi Premio Amore e Psiche, Concorso Documentari Premio Open Eyes, Concorso Cortometraggi Premio Methexis, Nuova Europa LUX Prize, focus sulla Siria.
Il Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche curato da Giulio Casadei, offre una selezione di 10 opere focalizzata sullo sguardo degli immigrati, degli adolescenti, dei ribelli e delle donne spesso protagoniste, in un fertile dialogo tra mito, storia e contemporaneità: Mediterranea di Jonas Carpignano, film coprodotto da Italia, Francia, Stati Uniti, Germania e Qatar, ispirato alla rivolta dei braccianti africani di Rosarno del 2010. E’ la storia di Ayiva, Koudos Seihon premiato al Zurigo Film Festival con una menzione speciale per l’interpretazione, partito dalla sua nativa Burkina Faso in cerca di un lavoro che gli permetta di provvedere a sua sorella e a sua figlia. Emigrato in Italia, cerca di adattarsi alla sua nuova vita, ma la tensione nella locale comunita` calabrese continua ad aumentare e le cose si fanno sempre piu` pericolose. Story of Judas del franco-algerino Rabah Ameur- Zaimeche, racconta della passione di Gesù dal punto di vista di Giuda, outsider dei martiri della storia antica. L’israeliano Mountain, dell’esordiente Yaelle Kayam, parte da un luogo mitico come il Monte degli ulivi, per mettere in scena la profonda presa di coscienza di una giovane madre. Il thriller egiziano El Ott di Ibrahim El-Batout trova nella mitologia egiziana, e in particolare nel culto del corpo, il controcampo speculare alla barbarie del commercio clandestino di organi. Il libanese And The Living is Easy di Lamia Joreige, coglie il passaggio cruciale della primavera araba del 2011, come il tunisino Bidoun 2 di Jilani Saadi, stralunato road movie senza meta, ambientato alla vigilia delle prime elezioni democratiche post-rivoluzione. Le incognite del viaggio sono al centro dell’iraniano Impermanent di Amir Azizi, mistery drama polanskiano su una casa e i suoi abitanti in procinto di traslocare. Sogno a lungo desiderato dalla protagonista nel turco Until I Lose my Breath di Emine Emel Balci che si trasforma da vittima in carnefice. Restare o partire. Dubbio che condividono i personaggi del racconto di formazione autobiografico Parisienne di Danielle Arbid e della commedia palestinese Love, Theft and Other Entanglements di Muayad Alayan.
Il Concorso Internazionale Documentari Premio Open Eyes, curato per il quinto anno dal regista Gianfranco Pannone,propone una selezione di 11 opere in cui passato, presente e (incerto) futuro si intrecciano senza requie in un’area mediterranea che si allarga fino all’Africa sahariana e al Medio Oriente, senza tralasciare l’interno della penisola balcanica. Tra i titoli più importanti, spiccano il libanese Monumentum di Fadi Yeni Turk, viaggio nel tempo tra le statue che ornano le piazze libanesi, egiziane, irakene, tunisine; la coproduzione serbo-danese Flotel Europa, di Vladimir Tomic, composta esclusivamente da materiale di repertorio girato su una nave da crociera che nei primi anni Novanta ospitò a Copenaghen i rifugiati politici provenienti dall’ex Jugoslavia. L’italiano Magna Grecia-Europa impari, del duo Lamanna/ Kerzanet, parte dai fatti di Rosarno per comporre un’opera polifonica che affronta gli argomenti più cruciali della nostra società: le donne, l’immigrazione, il razzismo, la sicurezza, la giustizia. Sempre sul tema dell’ immigrazione l’israeliano Hotline di Silvina Landsmann, regista già vincitrice tre anni fa del Premio Open Eyes, e il film collettivo francese Et nous jetterons la mer dernière vous del quartetto Aubry/Gomas/Juillard/Mangeat, che mostra senza facili pietismi storie di migranti in un mondo in movimento che fatica ad accogliere il nuovo, il diverso.
Diciannove sono i cortometraggi del Concorso Internazionale Premio Methexis. La sezione curata da Alessandro Zoppo presenta un percorso espanso di fremiti ed emozioni, silenzi e attese. Immagini che si rivelano nel loro disfarsi, e ci donano un’occasione unica per assaporare opere che ancora non trovano spazio nel circuito distributivo italiano. Dai racconti di formazione firmati Nora El Hourch, Ahmed Ibrahim, Behzad Azadi e Dominik Mencej, agli elettrizzanti ibridi docu-fiction di Carlos Essmann, Randa Maroufi, Vadim Dumesh, Jure Pavlovic e Luka Popadic, fino alle allucinazioni di Derya Durmaz e Nina Violic, passando per l’approccio melanconico, fragile e brutale al tempo stesso,di Francisco Carvalho, Lotfi Achour, Miki Polonski, Stella Kyriakopoulos, Michele Cadei e Adel Oberto. Al centro, il potere dell’amore e dell’accoglienza che bagna i lavori di Basil Khalil, Hassene Belaïd, Darine Hotait e del collettivo Maajoneh. Tutti aggrappati ad un’idea di futuro che vuole rimettere al centro la Natura e l’umana compassione.
Prosegue la collaborazione tra l’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo e il Medfilm Festival con la IV edizione dei Lux Film Days a Roma, evento all’insegna del grande cinema europeo contemporaneo che presenterà i tre film finalisti del Premio LUX 2015: Mediterranea di Jonas Carpignano, film di apertura del festival che concorrerà anche nella Competizione Ufficiale del MED; Mustang di Deniz Gamze Ergüven,spaccato vitale ed energico sulla condizione femminile in Turchia e The Lesson di Kristina Grozeva e Petar Valchanov, film sull’adolescenza, l’identità e il ruolo della scuola.
Tra gli eventi speciali di spicco della 21° edizione il focus sulla serialità televisiva israeliana, che vedrà ospite il produttore e regista Hagai Levi, creatore di In Treatment e The Affair, con una masterclass l’8 novembre alle ore 18:00.
Inoltre la Vetrina speciale No Home Movies, dedicata alla Siria, che comprende tra gli altri Torn documentario di Alessandro Gassman. Nell’ambito del Focus si terrà il dibattito “Siria: Il cinema tra le macerie del presente” sui cruenti conflitti che dilaniano la Sponda Sud per dare forza e riconoscimento a quella parte di mondo arabo che respinge l’avanzata dell’Isis a cui prenderanno parte Stefano Polli (Ansa), Crispian Balmer (Reuters) e Roberto Silvestri.
Confermata per il terzo anno la sezione Perle: alla scoperta del nuovo cinema italiano con la partecipazione di 13 film di cui 6 lungometraggi, 1 documentario e 6 cortometraggi. Tra i lungometraggi N-Capace di Eleonora Danco, unica opera prima di interesse culturale, Aurelio Grimaldi con Alicudi nel vento, Ernesto Pagano e il suo Napolislam, Lampedusa – Le nuove vie dei canti di Piergiorgio Mangiarotti e Michele Fumeo, Gesù è morto per i peccati degli altri di Maria Arena, Lupen. Romanzo di un ladro reale di Valerio Burli e Fiori di fuoco di Riccardo Cannella.
Giuria tutta italiana per il Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche con la partecipazione dei produttori Tilde Corsi e Gianluca Arcopinto, la giornalista Paola Saluzzi, il giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco, e il regista Toni D’angelo. Per il quinto anno la giuria ufficiale sarà affiancata dalla giuria Più Culture, testata giornalistica online focalizzata sulla vita quotidiana degli stranieri che vivono a Roma, in particolare nel II Municipio.
La Giuria per il Concorso Internazionale Documentari Open Eyes: il giornalista Crispian Balmer, i registi Aurelio Grimaldi ed Enrica Colusso, la montatrice Marzia Mete e la scrittrice Igiaba Scego, che mercoledì 11 novembre alle 19:00 presenterà al Cinema Savoy il suo nuovo romanzo Adua, in compagnia di Flavia Barca, Katia Ippaso e Gianfranco Pannone.
Ad assegnare i premi del Concorso Internazionale Cortometraggi Premio Methexis, una giuria molto speciale, formata da 8 studenti diplomandi provenienti dalle Scuole Nazionali di Cinema europee e mediterranee e dai detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso; gli studenti/giurati sono:Francesco Fanuele (Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), Vera Daidone (Scuola Sentieri Selvaggi di Roma), Jean Claude Chincheré (Accademia delle Belle Arti di Torino), Didac Gimeno (ECAM – Escuelas de Cine y Televisión de Madrid), Cynthia Sawma (ALBA – Academie Libanaise des Beaux – Arts di Beirut), Emir Can Gösku (MSGSU – Mimar Sinan Fine Arts University di Istanbul), Constantinos Giannakopoulos (AUTH – Aristotle University of Thessaloniki), Toni Geitani (IESAV – University of Saint-Joseph di Beirut).
Il Premio Methexis verrà assegnato nel corso di una riunione plenaria tra studenti e detenuti che si terrà nella Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso il 12 novembre.
Infine il Premio Koiné 2015 andrà alla S.I.M.M – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, impegnata a promuovere le attività sanitarie in favore degli immigrati in Italia. La consegna del Premio avverrà il 6 novembre, presso il Cinema Savoy, in occasione della Cerimonia di apertura mentre durante la Cerimonia di Premiazione, il 13 novembre sempre presso il Cinema Savoy, verrà consegnato il Premio alla Carriera 2015 ad Ugo Gregoretti, sperimentatore ostinato di cinema e televisione, omaggiato dal festival con la proiezione di Apollon – Una fabbrica occupata, cronaca della lunga occupazione della tipografia romana, durata oltre un anno.
Notizie ed approfondimenti sul sito del Festival www.medfilmfestival.org e sui canali social: Fb, Twitter, YouTube. Qui di seguito il programma del Med