I dati del mercato cinematografico nel 2013: incremento di presenze e di incassi
I dati confermano un incremento di presenze e di incassi, ma i conti non possono fare a meno di considerare il fenomeno Checco Zalone. Dopo due anni in cui si sono registrati dati negativi, il mercato cinematografico torna a crescere con un incremento del 6,56% delle presenze rispetto al 2012, e con gli incassi che hanno raggiunto la cifra di 618.353.030, con una crescita dell’1,45%. Si tratta di un risultato positivo se letto anche alla luce della crisi economica generale che continua ad interessare il Paese. Anche se una corretta valutazione dei dati non può prescindere dal successo del fenomeno Zalone, che con "Sole a catinelle" ha realizzato il record di incassi, è il commento di Lionello Cerri, presidente Anec, ai dati del mercato cinematografico 2013, presentati a Roma dalle associazioni degli esercenti ANEC e ANEM e dai distributori e produttori dell’ANICA. Questi dati ci confortano, siamo tra i pochi paesi europei che sta attraversando un momento positivo. Il cinema italiano si attesta infatti al 30% della quota mercato, contro il 26,5% del 2012, ha aggiunto Andrea Occhipinti, Presidente della Sezione Distributori Anica.
Non mancano comunque forti criticità come il problema della pirateria e il passaggio al sistema digitale di proiezione, che da grande opportunità, la differenziazione del palinsesto cinematografico, rischia di trasformarsi in un problema insormontabile per tutte quelle sale, soprattutto di provincia, che non possono sostenere il costo dei nuovi impianti.
Dal punto di vista degli esercenti si conferma il trend positivo per i multisala da 5 a 7 schermi e dei multiplex, mentre è tendenzialmente stabile il risultato delle monosale e delle strutture da 2 a 4 schermi. Per Riccardo Tozzi il cinema è entrato insomma in una fase di stabilità, anche se il bacino potenziale di spettatori è ancora molto alto. Al di là dei dati qualitativi, si registra anche un miglioramento quantitativo dell’offerta di film, soprattutto è cambiato il modo di fare le commedie, dove si è abbandonato il realismo e naturalismo in favore di un cinema diverso. Come dimostrano i film di Pif, "La Mafia uccide solo d’estate", e di Paolo Virzì, "Il Capitale Umano". Un altro aspetto positivo è dato dal crescente numero di film distribuiti nel 2013, 453, a fronte dei 364 del 2012 (+89 film), con ben sette i film italiani tra i primi venti in classifica, due dei quali si attestano al primo e al terzo posto, Sole a Catinelle e il Principe Abusivo.
Mentre la diminuzione del prezzo medio del biglietto, pari a 6,08 euro, contro i 6,21 del 2012, ha consentito anche in un periodo di crisi dei consumi, di incrementare le presenze al cinema e mantenere gli investimenti in strutture e personale. Come la scelta delle associazioni di concentrare tutte le prime uscite il giovedì, i biglietti staccati sono aumentati infatti del 25,74%. Non è stata invece all’altezza l’uscita dei film nei mesi di luglio e agosto, che ripropone il problema della stagionalità, vale a dire la concentrazione delle uscite solo nei mesi invernali, non permettendo ai film il miglior rendimento.
Eppure per il presidente Anem, Carlo Bernaschi, nonostante il trend positivo, che sembra proseguire anche nel 2014, dal primo al 12 gennaio i biglietti staccati sono aumentati del 35% rispetto allo stesso periodo del 2012, restano alcuni nodi irrisolti, come la minacciata riduzione delle agevolazioni fiscali per l’esercizio cinematografico, la completa assenza di fondi per la ristrutturazione e l’adeguamento delle sale, l’impossibilità di pianificare campagne promozionali nazionali.
Ulteriori informazioni nel sito internet: www.anica.it