La nuova legge antipirateria è realtà: cosa cambia per l’industria audiovisiva? – Se ne è parlato a Venezia
L’8 agosto scorso è entrata in vigore la legge 14 luglio 2023 n. 93 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica”, un provvedimento atteso da tanto tempo dall’intero settore che mira a contrastare in maniera più incisiva il fenomeno della pirateria nel settore audiovisivo. Se ne è parlato all’Italian Pavilion di Venezia nel corso del panel The New Anti-Piracy Law: Opportunities for the Audiovisual Industry.
Nei saluti iniziali il Direttore generale Cinema e audiovisivo del MiC Nicola Borrelli ha ricordato i danni al settore audiovisivo che, si stima, ammontano a 7-800 milioni l’anno, una cifra pari all’ammontare del fondo audiovisivo.
Federico Bagnoli Rossi, Presidente di FAPAV e moderatore del panel, ha invitato tutti a riflettere sul fenomeno attraverso alcune parole chiave che sono racchiuse all’interno della legge – legalità, tempestività, tecnologia, cooperazione, trasparenza – ed ha ricordato che il risultato è stato raggiunto attraverso un lavoro comune del mondo del cinema, della televisione e dello sport, ovvero i tre settori a cui la pirateria arreca il danno maggiore: perdita diretta e indiretta per le tre industrie stimata in 1,7 miliardi di euro.
Sono intervenuti, in apertura, gli onorevoli Roberto Marti e Federico Mollicone, presidenti, rispettivamente, della Commissione Culturale del Senato e della Camera della Repubblica Italiana.
Marti ha ricordato come tutti gli attori del sistema abbiano deciso di fare quadrato per raggiungere insieme gli obiettivi. Il primo segnale di concretezza è stato l’annuncio dell’Agcom di aver oscurato 45 siti pirata in un giorno (1 settembre). Ma la tecnologia corre veloce e dunque anche la pirateria evolverà con sistemi che dovranno essere bloccati. Formazione, investimento e evoluzione tecnologica sono i tre nodi su cui insistere per evitare di ritrovarsi impreparati.
Mollicone, primo firmatario della legge, ne racconta il percorso: un cerchio che si era aperto a Venezia con l’appello degli operatori di dotarsi di strumenti adeguati di contrasto alla pirateria ed è stato chiuso in tempi rapidi. Un danno da 800 milioni di euro e 10mila posti di lavoro a rischio: è questo il contesto da cui si è partiti per arrivare a concepire una legge quadro che include tutti i soggetti coinvolti. La legge prevede pene fino a 3 anni e 15mila euro di multa per chi pratica il camcording (l’attività svolta da chi registra o riproduce in tutto o in parte il video e/o l’audio del film). Ma un fronte importante su cui lavorare è quello della sensibilizzazione: colpisce infatti che un ragazzo su due non sappia che la pirateria digitale è un reato.
Il commissario AGCOM Massimiliano Capitanio ritiene che la legge onori la bellezza e la creatività del mondo che c’è dietro ogni prodotto audiovisivo e che molte volte viene uccisa dall’illegalità e dalla pirateria: Le prime proposte di legge antipirateria risalgono al 16 ottobre 2019: in questo arco di tempo sono stati persi oltre 30mila posti di lavoro nell’industria cinematografica e dello sport, sono stati sottratti al paese oltre 6 miliardi di risorse, sono stati compiuti 1,190 miliardi di atti di pirateria. Il 7 settembre si riunirà il tavolo tecnico che vaglierà la piattaforma di sistema automatico di trasmissione della denuncia. Il titolare del diritto segnala ad AGCOM la presenza di un portale illegale, Agocm processa la segnalazione entro 30 minuti.
I rappresentanti dei principali stakeholder del settore – Emilie Anthonis, Vicepresidente Senior Affari Governativi, MPA EMEA, Gianluca Curti, Presidente CNA, Luigi De Siervo, CEO Lega Serie A, Fabrizio Ioli, Vicepresidente UNIVIDEO|Vicepresidente Senior Retail & Consumer Product Italy & Iberia, Warner Bros. Discovery, Mario Lorini, Presidente ANEC, Francesco Rutelli, Presidente ANICA, e Stefano Selli, Vicepresidente Confindustria Radio Televisioni|Direttore Affari Pubblici Italia, Mediaset – hanno commentato le cifre impressionanti sulla pirateria, l’insensatezza del fenomeno, vista la grandissima varietà di offerta in termini di contenuti, tempistiche di fruizione e di fasce di prezzo e ribadito l’importanza di un’adeguata campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai più giovani.
L’evento, chiuso da Nicola Maccanico, AD di Cinecittà, è stato l’occasione per presentare in anteprima la prima campagna anticamcording “Il Cinema siete voi”, un unicum a livello europeo per sensibilizzare il grande pubblico sul fenomeno della pirateria in Italia.