Locarno 70, tutti gli italiani
La settantesima edizione del Locarno Film Festival dal 2 al 12 agosto si spalanca sul Cinema con un Concorso internazionale impossibile da imbrigliare con un unico filo conduttore. Tante le correnti che attraversano e scuotono il programma, con continui cambi di fronte che sferzano e dominano lo schermo parlando di riti di passaggio, passaggi inattesi, ricerche ossessive e del domani del mondo. Diciotto modi di affrontare e raccontare l’esistente stagliati su un unico orizzonte: il Pardo d’oro. Tra i 18 film in Concorso unico film italiano Gli Asteroidi di Germano Maccioni, di interesse culturale realizzato con il contributo della Direzione Generale Cinema che racconta una provincia industriale, sconfinata, alienante. Un tempo florida, ora profondamente segnata dalla crisi economica. Provincia di campi allargati e capannoni dismessi, è l’universo in cui gravitano Pietro e il suo amico Ivan, diciannovenni in conflitto con la famiglia e con la scuola. Sullo sfondo una serie di furti nelle chiese, compiuti dall’inafferrabile «banda dei candelabri», e l’incombere di un grande asteroide, monitorato dalla stazione astronomica della zona, perché in procinto di passare molto vicino alla Terra. Talmente vicino che un amico un po’ strano, fissato con questioni astronomiche e filosofiche, è sicuro che precipiterà sul pianeta, annientando l’umanità. E mentre la «fine del mondo» si avvicina, Ivan convince Pietro a essere suo complice per l’ultimo furto. Tra gli interpreti anche gli attori Pippo Del Bono e Chiara Caselli.
Due le sezioni del Festival, 3 i concorsi e 25 i premi. Questa l’architettura di un Festival che esplora il cinema a 360° per scoprire nel presente gli autori e i film destinati ad avere futuro. Nella sezione Piazza Grande troviamo in anteprima un altro film italiano di interesse culturale realizzato con il contributo della direzione generale Cinema è la commedia di Francesca Comencini tratta dal suo libro omonimo Amori che non sanno stare al mondo con un cast corale al femminile i cui protagonisti Claudio e Flavia, rispettivamente Thomas Trabacchi e Lucia Mascino, si sono amati, a lungo e con grande passione. Poi tutto è finito e per lei non è stato facile. Dopo tanti anni il loro è un mondo alla deriva, come un'isola. Lui ha dentro la furia di andare avanti, tornare a terra; lei non vorrebbe dimenticare mai. Una commedia sentimentale che racconta con ironia e grande lucidità una storia d’amore che non sa stare al mondo, il modo in cui le donne ne affrontano la fine e un nuovo inizio.
Una giuria di critici cinematografici attribuisce il Variety Piazza Grande Award per promuovere la diffusione internazionale di uno dei film della selezione ma la giuria ufficiale non è la sola a poter attribuire i premi ai film presentati al Festival. Ogni sera anche il pubblico della Piazza Grande può votare e decidere l’assegnazione del Prix du Public UBS. In questa sezione pre – festival è presente anche Marco Tullio Giordana con l’anteprima del film tv Due soldati ed il cortometraggio Scarlatti K.259 .
L’opera prima di Andrea Magnani, in uscita nelle sale il prossimo 31 agosto, Easy Un viaggio facile facile, realizzata con il sostegno della direzione Cinema, è presente in concorso a Cineasti del Presente sezione che propone opere prime e seconde di giovani registi emergenti provenienti da tutto il mondo dove una quindicina di film, documentari o fiction in prima mondiale e internazionale si contendono l’ambito Pardo d’oro, tra questi anche un altro film italiano, il documentario di Riccardo Palladino Il Monte delle formiche.
Il Premio Cinema Ticino Esmé Sciaroni quest’anno va al pluripremiato film di interesse culturale La pazza gioia mentre il documentario di Istituto Luce e Rai Cinema realizzato con il contributo della direzione generale Cinema Surbiles di Giovanni Columbu è presente nella nuova sezione Signs of Life: Le surbiles fantastiche streghe vampiro della Sardegna, donne apparentemente uguali a tutte le altre che, fra il tramonto e l’alba, nel sonno o attraverso l’uso di droghe, abbandonano il loro corpo fisico, penetrano nelle case in cui ci sono dei bambini e succhiano loro il sangue. Il film ricostruisce alcune di queste storie emerse da un’inchiesta antropologica. In totale i film italiani presenti nelle varie sezioni del prestigioso festival internazionale sono diciannove tra questi anche il documentario fuori concorso di Andrea Segre Ibi nato da un’idea del regista e di Matteo Calore, realizzato con le immagini di Ibitocho Sehounbiatou, protagonista del film nata in Benin nel 1960, suo malgrado corriere della droga “Questo non è un film sulla storia di Ibi – spiega Segre – ma è un film di Ibi. Un film che lascia parlare le immagini, lo sguardo, le parole, l'anima. Per molte settimane abbiamo guardato e studiato le tante ore di riprese e le migliaia di foto che Ibi ha lasciato nella casa dove viveva. Quello che emerge non è solo la drammaticità e la dignità della sua storia, che lei racconta e spiega in lunghe video-lettere ai figli e alla madre lontani, ma anche la sua ricerca estetica ed etica . Da segnalare anche Granma di Daniele Gaglianone nato da un soggetto di Gianni Amelio, il film fa parte della campagna informativa Aware Migrants ideata per far conoscere direttamente nei paesi africani le sfide e i pericoli che i migranti affrontano e che si presentano lungo la loro strada. E ancora tra gli altri Anatomia del Miracolo di Alessandra Celesia, Piazza Grande di Michael Beltrami e Misha Gyorik, il corto Per una Rosa di Marco Bellocchio tutti fuori Concorso. Marco Solari il presidente della rassegna ed il direttore artistico Carlo Chatrian hanno insistito sulle radici italiane durante la presentazione del festival che ha un bilancio di 14 milioni di franchi. Quest’anno il programma con 130 titoli scelti su 3500 presenta molta Italia, Francia e il ritorno degli States con il best seller Atomic Blonde con Charlize Theron e Good Time con Robert Pattinson.
Ventuno le personalità del cinema internazionale che comporranno le cinque giurie di Locarno70 : la giuria del Concorso internazionale è presieduta dal cineasta francese Olivier Assayas mentre troviamo la cantante Paola Turci nella giuria del concorso Cineasti del presente e il regista Yuri Ancarani nella giuria dei Pardi di domani, nella nuova sezione che da quest’anno entra nella rosa delle competizioni Signs of Life la programmer Maria Bonsanti. Ulteriori informazioni su ospiti, giuria, programma ed eventi nel sito internet: www.pardo.ch