Sale cinematografiche, le priorità del futuro
Il cinema, elemento non secondario dell’identità nazionale e dell’industria culturale; la sala cinematografica, perno primario e insostituibile del sistema cinema e centro di aggregazione sociale e di vivibilità dei centri urbani. Questi i principi fondamentali che hanno accomunato i partecipanti al seminario organizzato dall’Anec, associazione nazionale esercenti cinema, svolto a Donnini (FI) sul tema La sala cinematografica del futuro – Il pubblico, il prodotto, l’economia.
Tra le priorità, riferite dal numero 970 di Notizie di Spettacolo, agenzia dell’Agis, una nuova legge cinema più adeguata ai cambiamenti del mercato, lotta alla pirateria, riduzione del peso di imposte e tasse, come l’Imu e la Tares, ritorno a un Fondo unico per lo spettacolo (FUS) adeguato con una quota del 25% destinata al Cinema, incentivi fiscali legati alla digitalizzazione e alla programmazione di opere di qualità, educazione all’immagine anche a livelli scolastici e collegamento efficace con i vari segmenti del pubblico.
Alle forze politiche e alle amministrazioni locali, riferisce l’agenzia, i partecipanti all’incontro chiedono attenzione per le attività cinematografiche con interventi da considerare nella loro natura di investimenti produttivi in ragione dell’indotto che creano, dello stimolo all’occupazione e alla vivibilità del territorio.
Nel corso dei tre giorni di dibattito è emersa la volontà del settore di reagire alla situazione negativa del momento, con la volontà di riqualificare l’offerta soprattutto rafforzando il rapporto con il pubblico e individuando alcune linee di intervento: garantire uscite valide per 12 mesi l’anno, ripensare le strategie produttive per rilanciare la produzione nazionale, diversificare l’offerta soprattutto attraverso una flessibilità nella programmazione; attuare una più dinamica comunicazione del cinema e iniziative promozionali come la “Festa del cinema”; diversificare i prezzi senza però svilire la proposta filmica.
In conclusione del seminario Lionello Cerri, presidente Anec, ha puntato l’attenzione su varie priorità, tra le quali l’esigenza di una nuova legge cinema; il ripristino di una quota del 25% del Fus al cinema; il superamento della stagionalità con uscite di film importanti, americani e italiani, anche in estate; la digitalizzazione delle sale attraverso risorse pubbliche statali, regionali, ma anche provenienti dal mercato stesso.
Nicola Borrelli, direttore generale Cinema del MiBAC, ha evidenziato l’urgenza di alcune proposte per il prossimo governo: il rinnovo triennale del tax credit; una norma che ridefinisca i livelli di competenza tra Stato e regioni; una nuova legge per la revisione cinematografica; la lotta alla pirateria; la necessità di aggiornare gli strumenti di intervento a favore dell’esercizio attualmente non sufficientemente finanziati.