1 Settembre 2014

DA VENEZIA A BRUXELLES L’APPELLO DI SILVIA COSTA PER I FONDI DI EUROPA CREATIVA: “EMERGENZA ASSOLUTA”

Dopo l'annuncio al Festival di Venezia durante il seminario organizzato dalla DG Cinema del MiBACT Un semestre in Europa – lo scenario per il cinema, alla ripresa dei lavori in Parlamento Europeo Silvia Costa rilancia l'allarme: gli stanziamenti per il programma Europa Creativa per il prossimo anno rischiano di subire una riduzione del 3 per cento "non accettabile" – la definisce l'eurodeputata presidente della Commissione Cultura.

"L'audizione dei ministri Franceschini e Giannini e dei sottosegretari Bobba e Giacomelli nella riunione della Commissione che presiedo, il 3 e il 4 settembre, oltre che per illustrare le priorità della Presidenza italiana sui temi di loro competenza sarà un'occasione determinante – ha detto Costa – per ribadire la necessità più volte evidenziata dal Parlamento Europeo di mettere al centro della nuova fase di crescita e rilancio europei istruzione e formazione, cultura e media (soprattutto di fronte alle nuove sfide del digitale), politiche giovanili e per lo sport".
"Nella scorsa legislatura – ha ricordato Costa – il Parlamento ha ottenuto per Europa Creativa ed Erasmus aumenti significati per il settennio 2014-2020: ora abbiamo un'emergenza assoluta e chiederemo alla Presidenza italiana di riconsiderare il taglio sulla proposta di bilancio 2015" – ha detto la Presidente anche in veste di relatore del budget per la Commissione CULT.
"Il 4 settembre approveremo il bilancio e chiederemo il ripristino delle postazioni previste: praticare tagli su quelli che sono i più importanti fattori di crescita –  insieme alla ricerca e all'innovazione –  sarebbe insensato e dannoso. Ho avuto contatti incoraggianti con i ministri interessati e mi auguro che ci sia un segnale, anche in accordo con il Parlamento, che è ormai co-legislatore. Si tratta di una battaglia cruciale anche a fronte a quanto emerso a Venezia – ha concluso Costa – e cioè il rischio che la crisi mini la capacità produttiva del settore cinematografico e audiovisivo e contribuisca ad ampliare le disuguaglianze nella mobilità dei giovani in Europa".